Guerrilla
knitting, yarn bombing, urban knitting, questi i nomi più comuni per
identificare quella che oggi viene definita una nuova forma d’arte,
espressione di un linguaggio contemporaneo. In parole semplici si
tratta di un’attività antica, una volta relegata tra le mura domestiche
che profumavano di legna e brodo di gallina, stiamo parlando della: “maglia”.
L’antico lavoro delle nonne, che davanti all’ardere della legna, con
rapida gestualità adoperavano magistralmente ferri e uncinetti. Oggi
questo antico “sapere” si insinua nelle pieghe dell’asfalto delle nostre
trafficate e rumorose città, dando vita a qualcosa di altro dal
semplice e genuino gesto della nonna. L’Urban Knitting non è altro che
una nuova forma di street art , dove a dare colore alle nostre grigie
città sono i filati. Diffusasi dapprima negli Stati Uniti e nel
Nord Europa, questa tendenza è approdata anche in Italia. Da un paio di
anni a questa parte, infatti, l’arte di colorare gli spazi urbani
utilizzando i filati, sembra piacere al Bel Paese, come dimostrano i
sempre più numerosi eventi che si susseguono da nord a sud.
Rivalutazione delle attività manuali, impegno sociale, valorizzazione
degli spazi urbani, diverse sono le motivazioni che accompagnano questo
nuovo modo di fare “arte di strada”.
Che bella iniziativa! Sono contenta di partecipare anche se con un piccolo "knitting"!!!
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